E’ un argomento molto sentito su cui tutti hanno detto la propria idea: chi per pubblicità, chi per cronaca , chi per reale interesse alle conseguenze di questo fenomeno.
Lo spreco alimentare è uno dei punti deboli della nostra Era, in cui ci sono svariate realtà produttrici di alimenti, quintali di cibo che circolano tra supermercati e case, ma realmente vengono consumati?
La risposta tristemente scontata è NO, gran parte di tutto il cibo prodotto viene scartato.
E una realtà scomoda, su cui anche le grandi cariche ogni anno cercano di sensibilizzare il pubblico.
Riescono nel loro intento?? Sembrerebbe di si, con molta fatica piccoli cambiamenti si vedono nella catena alimentare.
Come è possibile aiutare il cambiamento?
Migliorando la comunicazione, aumentando le informazioni in fatto di spesa, consumo e conservazione del cibo.
Fare spesa di stagione ed organizzata, azione semplice che può essere un ottimo punto di partenza.
Quindi conoscere la stagionalità degli alimenti, dimenticata causa la perenne disponibilità nella grande distribuzione di qualsivoglia alimento, dovrebbe essere alla base della cultura culinaria di ognuno di noi unita all’organizzazione dei pasti in cucina per avere a disposizione cibo fresco ed in giuste quantità .
Chi come me preferisce fare spesa con meno frequenza e quindi più “grande” sa che un’altra cosa da conoscere molto bene sono le modalità di conservazione degli alimenti, che si tratti di frutta, verdura, carne o pesce.
Se siamo bravi nella conservazione , sicuramente avremo a che fare con gli avanzi … cosa fare?
Spolveriamo la fantasia e divertiamoci in cucina 😀
Tra le ricette qui sul mio blog potete trovare alcune idee.
Tutti scrivono “scadenza il..” “da consumare preferibilmente entro il” e vista la precisione della lingua italiana queste diciture non lascerebbero dubbi le date a seguire sono un po’ come ponti invalicabili oltre il quale è pericoloso utilizzare l’alimento.
! ATTENZIONE ! non è del tutto vero qualche via di fuga c’è.
Se ci troviamo davanti alla prima frase , dobbiamo sapere che oltre quella data il nostro alimento è “pericoloso” per il nostro organismo e quindi non utilizzabile, ma se ci dovessimo trovare davanti alla seconda dicitura , la data indicata NON è l’ultimo giorno entro il quale è possibile consumare il prodotto. Possiamo utilizzarlo anche a distanza di pochi giorni senza correre rischi, la data indicata in questo caso è relativa.
Piccoli accorgimenti dal grande valore per noi stessi e per il nostro Pianeta.
Ultima piccola regola utilissima che anche io ho imparato girando sul web, in casa è diventata un TO DO utilizzata quando sistemo la spesa :
FIFA à First In First out
Semplicemente quello che entra prima in dispensa, nel frigo ed in generale in casa prima viene utilizzato, cosi i rischi di arrivare a scadenza o addirittura superarla sono davvero minimi e non si butta NULLA.
Il cibo è lavoro, lavoro è fatica e sacrifici non ci costa nulla prestiamo attenzione e tutto ci ritornerà positivamente.